​Più fondi e maggiore quota federale

Nel suo parere nell’ambito della consultazione sull’ordinanza Covid-19 per i casi di rigore, HotellerieSuisse chiede per il settore ricettivo contributi per 500 milioni di franchi a fondo perduto. Il sostegno per i casi di rigore è necessario per evitare fallimenti e licenziamenti generalizzati dovuti al protrarsi della crisi di coronavirus. Per garantire l’efficacia del provvedimento, la quota della Confederazione deve salire all’80%.

Il Consiglio federale ha riconosciuto la necessità di intervenire urgentemente con aiuti per i casi di rigore, avviando la scorsa settimana la procedura di consultazione rapida sulla relativa ordinanza. Nel suo parere, HotellerieSuisse chiede di migliorare i punti chiave in modo da attenuare l’ondata di fallimenti e licenziamenti e salvaguardare la tradizione turistica della Svizzera.

Adeguare la chiave di ripartizione

Per garantire un’attuazione rapida e uniforme a livello nazionale degli aiuti per i casi di rigore, nel testo di legge deve essere modificata la partecipazione al finanziamento, portando la quota della Confederazione all’80%. I Cantoni sosterrebbero così solo il 20% dei costi. Senza questa nuova ripartizione del finanziamento, la regolamentazione dei casi di rigore rischia di fallire perché una partecipazione al 50% è finanziariamente eccessiva per molti Cantoni. Inoltre, inizialmente la Confederazione dovrebbe farsi carico interamente dei costi per lasciare ai Cantoni più tempo per creare le basi legali.

Aumento urgente

Secondo calcoli interni di HotellerieSuisse, solo per il settore ricettivo servono complessivamente 500 milioni di franchi sotto forma di contributi a fondo perduto, per limitare le gravi perdite del 2020. Il settore turistico e specialmente il comparto ricettivo non possono infatti recuperare i fatturati non realizzati. Al riguardo, la proposta di 400 milioni di franchi per tutti i settori colpiti, a carico per metà ciascuno di Confederazione e Cantoni, non è affatto sufficiente. A integrazione della legge sul Covid, il Consiglio federale deve quindi sottoporre al Parlamento, nella sessione invernale, un decreto federale urgente.

Salvare le strutture di rilevanza sistemica

Dal punto di vista dell’economia nazionale, l’importo richiesto da HotellerieSuisse corrisponde a un investimento per il futuro nelle strutture di rilevanza sistemica e nel tessuto di sussistenza di molte regioni rurali. In tempi normali quanto in quelli di crisi, le aziende alberghiere svolgono importanti funzioni per l’economia in generale, la Svizzera come sede di fiere ed eventi, la piazza turistica, i viaggiatori d’affari e, indirettamente, per l’approvvigionamento del Paese. Perciò il settore deve essere classificato di rilevanza sistemica.

Più aiuti in caso di peggioramento

Per ovviare alla grave carenza di liquidità occorre reintrodurre rapidamente i crediti Covid per le aziende che non hanno ancora beneficiato del credito di emergenza. Qualora vengano introdotte ulteriori restrizioni su ampia scala nel settore del turismo e la crisi si protragga a lungo, la Confederazione e i Cantoni devono inoltre approntare rapidamente un piano d’emergenza per il turismo con sovvenzioni non rimborsabili per i costi fissi.