Il CF non riconosce la situazione del ramo alberghiero
Gli adeguamenti dell’ordinanza per i casi di rigore annunciati oggi dal Consiglio federale sono insufficienti. HotellerieSuisse chiede la proroga della regolamentazione per i casi di rigore.
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In base alla sua decisione odierna, il Consiglio federale vuole eliminare le misure straordinarie di sostegno sotto forma di contributi a fondo perduto per le imprese. Per HotellerieSuisse si tratta di una decisione incomprensibile poiché la crisi del ramo ricettivo continuerà ancora a lungo a causa della stasi persistente della domanda nei viaggi internazionali e nel turismo d’affari. Le positive fasi di riapertura sono di utilità limitata per le destinazioni e gli hotel a vocazione internazionale. Piuttosto, la regolamentazione per i casi di rigore deve essere prorogata fino alla fine del 2021 per continuare a sostenere in modo mirato le aziende interessate.
Per il ramo ricettivo, la crisi dovuta al coronavirus non è finita, anche se a livello nazionale vengono attuati degli allentamenti. Con una quota del 55% dei pernottamenti, gli ospiti internazionali danno un contributo significativo alla creazione di valore turistico. Secondo le aspettative degli operatori di mercato e di rinomati istituti (si veda, per esempio, l’ultima previsione turistica del KOF), il mercato dei viaggi internazionali e il turismo d’affari non si riprenderanno prima del 2022. Di conseguenza, soprattutto le destinazioni e le aziende a vocazione internazionale continueranno a confrontarsi con un massiccio calo della domanda.
Prorogare fino alla fine del 2021 la regolamentazione per i casi di rigore
L’attuale regolamentazione per i casi di rigore deve essere prorogata almeno fino alla fine di dicembre 2021, in modo che le aziende interessate possano essere indennizzate anche nella seconda metà del 2021 per le perdite dovute al coronavirus. Attualmente, sussiste soltanto la possibilità di regolare le perdite fino alla fine di giugno 2021. Una tale proroga della regolamentazione per i casi di rigore, come richiede giustamente la CET-N nella sua mozione 21.3600, deve consentire una seconda domanda, deve includere un aumento dei contributi massimi ed essere accessibile alle grandi e piccole aziende. Al contrario, le misure presentate oggi dal Consiglio federale sono troppo poco vincolanti e quindi insufficienti. Tutte le aziende che devono sopportare almeno un 40% di perdita di fatturato dovrebbero poter beneficiare di un aumento del massimale per i contributi a fondo perduto. Inoltre, ulteriori misure di sostegno dovrebbero essere accompagnate dalla Confederazione in forma coordinata, come avviene per l’attuale regolamentazione per i casi di rigore.
Fasi di riapertura positive e accettabili
Al contrario, la proroga dell’indennità per lavoro ridotto va accolta positivamente come misura di sostegno essenziale nella crisi in corso. HotellerieSuisse considera anche positivamente un programma di rilancio ragionevole per il turismo. Anche le fasi di riapertura annunciate oggi sono positive e accettabili, ma dovrebbero essere affrontate con più coraggio. HotellerieSuisse accoglie inoltre con favore il fatto che le persone guarite e quelle completamente vaccinate con un vaccino approvato in Svizzera o nell’UE siano esentate sia dalla quarantena da contatto che da quella da viaggio.
Allentamento delle regole sui viaggi più urgente che mai
Chiediamo inoltre che in una prossima fase possano viaggiare senza l’obbligo della quarantena anche le persone risultate negative al test. A tal fine, si dovrebbero poter impiegare test rapidi e PCR. In molte regioni della Svizzera, gli ospiti stranieri generano fino all’80% dei pernottamenti nei mesi da giugno ad agosto. L’ingresso dall’area Schengen e dagli Stati terzi deve essere garantito in futuro. Inoltre, test gratuiti dovrebbero essere messi a disposizione dei turisti stranieri in Svizzera, come prevedono sempre più i competitori del turismo svizzero.
Con questa misura, la Svizzera garantisce la sicurezza e la competitività nei confronti dei suoi competitori.
Proseguire con le misure di protezione collaudate
Il Consiglio federale ha anche deciso di revocare l’obbligo di indossare la mascherina ai tavoli sulle terrazze e nei locali interni. Esso punta quindi ancora una volta su misure di protezione collaudate che gli ospiti e le aziende conoscono e comprendono. HotellerieSuisse accoglie espressamente con favore questa decisione e invita i suoi soci a continuare ad applicare le misure di protezione. L’Associazione accoglie con altrettanto favore l’aumento da 4 a 6 del numero dei posti a tavolo all’aperto.
Permettere i banchetti: centrale per la stagione estiva
Tuttavia, oggi il Consiglio federale non ha comunicato ulteriori fasi di riapertura per giugno. Ma è soprattutto dal mese di giugno che hanno luogo molte feste di famiglia ed eventi di lavoro che richiedono più allentamenti. È per questo che gli eventi che comportano un banchetto devono essere realizzabili. Soprattutto per le persone TGV deve essere possibile ridurre le distanze, consentire il consumo in piedi ed eliminare la regola dei tavoli da 4 al chiuso.