Il prossimo anno scatterà il congedo di assistenza, una misura che consente ai dipendenti di conciliare meglio lavoro e assistenza ai parenti. Constatata la carenza generalizzata di personale qualificato, la Confederazione ha introdotto le nuove disposizioni per mantenere alto il tasso di attività professionale.
È in arrivo il congedo di assistenza. Il 1° gennaio e il 1° luglio 2021 le relative disposizioni integreranno il Codice delle obbligazioni e la Legge sul lavoro. A partire da gennaio i datori di lavoro dovranno concedere un congedo per l’assistenza ai familiari ai dipendenti dietro presentazione di un certificato medico. Il periodo è limitato allo stretto necessario per prestare cure e non potrà superare i tre giorni per evento. I lavoratori hanno diritto a massimo dieci giorni all’anno, fatta eccezione per la cura dei figli. Nel periodo in questione, i datori di lavoro sono tenuti al pagamento continuato del salario in misura pari al 100 percento. Nel luglio 2021 entrerà in vigore anche un congedo per l’assistenza dei figli gravemente malati o infortunati. La sua durata sarà limitata a 14 settimane. Il congedo sarà subordinato alla condizione che i lavoratori abbiano diritto alla cosiddetta indennità di assistenza dell’IPG. Finanziato per l’80 percento dall’indennità per perdita di guadagno (IPG), il congedo potrà essere preso entro 18 mesi e fruito in una sola volta o in singoli giorni.