ulteriori misure necessarie
Le associazioni turismo accolgono con favore la decisione del Consiglio federale di aumentare i volumi di credito e di vagliare ulteriori misure.
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Il lavoro a orario ridotto e i prestiti tuttavia non saranno sufficienti per prevenire un’ondata di fallimenti. Le associazioni si appellano anche alla solidarietà di locatori, assicurazioni e relative riassicurazioni.
Il Consiglio federale ha chiesto al Parlamento di aumentare il volume delle fideiussioni di 20 miliardi di franchi. In questo modo garantisce che le aziende nelle prossime settimane possano richiedere dei crediti ponte. Ha inoltre annunciato l’elaborazione di ulteriori misure di supporto entro l’8 aprile 2020. Il lavoro ridotto deve essere esteso ad altri ambiti e i lavoratori indipendenti devono essere supportati maggiormente. Le associazioni del turismo accolgono con favore questo modus operandi e ringraziano il Consiglio federale e la SECO per la loro azione tempestiva e lo scambio costruttivo intercorso nei giorni scorsi. Quanto più si protrae l’arresto delle attività tanto maggiori saranno le preoccupazioni economiche nel settore alberghiero, della ristorazione e del turismo. È urgente bisogno di ulteriori meccanismi capaci di prevenire un’ondata di fallimenti nei settori dipendenti dal turismo.
I prestiti non bastano
I crediti ponte consentono alle aziende di coprire momentaneamente i costi correnti. Tuttavia, le aziende si indebitano ulteriormente, senza riuscire comunque a migliorare la loro situazione aziendale. Inoltre, i prestiti non forniscono una risposta al crollo della domanda e al periodo dopo il lockdown. Il turismo ci metterà anni a recuperare le quote di mercato perdute. Inoltre, le aziende devono ripagare i crediti. Nella situazione di mercato che si sta profilando molte aziende non riusciranno a farlo. Questo soprattutto in considerazione del significativo aumento dei tassi per i crediti COVID-19. Pertanto, le associazioni del turismo chiedono che i crediti ponte fino a 500’000 franchi vengano concessi per l’intero periodo senza interessi.
Le misure di stabilizzazione saranno costose
La politica non potrà fare a meno di introdurre ulteriori misure di stabilizzazione per le aziende e i settori colpiti in modo particolarmente duro. Le associazioni del turismo chiedono al Consiglio federale e al Parlamento di occuparsi di queste problematiche quanto prima. Imprenditrici, imprenditori, lavoratrici e lavoratori svizzeri hanno bisogno di più sicurezza. Altrimenti non verranno più fatti investimenti aggiuntivi. L’economia complessiva subirebbe danni irreversibili. A medio termine tutti i mercati dovranno essere sostenuti con grandi sforzi in termini di offerte e marketing, affinché dopo la crisi i flussi turistici possano riprendere presto.
Appello alla solidarietà di locatori e assicurazioni
Inoltre, il settore alberghiero e della ristorazione e il turismo devono poter contare su una diminuzione degli affitti. Se la politica non chiarisce la situazione giuridica, i tribunali dovranno gestire una quantità considerevole di controversie. È nell’interesse di tutti che ciò non avvenga. Parecchi locatori si stanno dimostrando solidali, senza attendere chiarimenti. Non sono pochi, tuttavia, a non voler nemmeno affrontare l'argomento. Le associazioni del turismo chiedono a tutti gli attori coinvolti di mostrarsi solidali in questa situazione straordinaria. Questo vale anche per le assicurazioni e le loro riassicurazioni. Non va a beneficio di nessuno se locatari e assicurati saranno costretti a dichiarare fallimento.