La quarantena per chi entra in Svizzera avvelena il turismo
La Commissione della sanità del Consiglio nazionale raccomanda di revocare nuovamente la quarantena per chi entra in Svizzera. HotellerieSuisse accoglie con favore la decisione.
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Oggi, nell’ambito della consultazione in corso, la Commissione della sanità del Consiglio nazionale ha raccomandato al Consiglio federale di abrogare le disposizioni di quarantena per i viaggiatori e di sostituirle con prescrizioni proporzionate. HotellerieSuisse accoglie con favore questa decisione e chiede al Consiglio federale di porre fine a questa grave ingerenza nella libertà di movimento. Nel frattempo il Consiglio degli Stati ha deliberato in merito alla proroga della legge COVID-19. HotellerieSuisse accoglie con favore la decisione di prorogare il pagamento dell’indennità per perdita di guadagno sia in caso di limitazione che di interruzione completa dell’attività. Rimane però importante anche la proroga della regolamentazione per i casi di rigore, che sarà discussa domani in seno al Consiglio nazionale. Alla luce dell’attuale situazione di incertezza, sarebbe irresponsabile sospendere il programma per i casi di rigore.
Oggi pomeriggio la Commissione della sanità del Consiglio nazionale CSSS-N ha discusso la consultazione attuale e la situazione della pandemia, e ha emesso alcune raccomandazioni per il Consiglio federale. In particolare, la Commissione intende sostituire l’attuale regime dannoso di quarantena a favore di una prescrizione proporzionata.
Qualsiasi ingerenza massiccia nella libertà di movimento deve essere revocata al più presto
«Il ripristino della libertà di movimento mediante l’abrogazione della quarantena è mirato e proporzionato», afferma Andreas Züllig, presidente di HotellerieSuisse. «Chiediamo al Consiglio federale di seguire urgentemente la raccomandazione della Commissione della sanità del Consiglio nazionale.» Gli ospiti provenienti da Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi e altri Paesi costituiscono importanti mercati per il turismo. Le attuali norme di quarantena generalizzata significano di fatto la chiusura delle frontiere ai turisti, che decidono così di optare per altre destinazioni. Anche l’OMS invita gli Stati a riconsiderare le restrizioni ai viaggi.
Nella situazione attuale, una mancata proroga della regolamentazione per i casi di rigore sarebbe fatale
La Commissione consultiva del Consiglio nazionale chiede una proroga della regolamentazione per i casi di rigore fino alla fine del 2022. Questa disposizione è di importanza vitale per il settore alberghiero e della ristorazione. Dopo 22 mesi di crisi, molte aziende hanno esaurito le riserve e la nuova incertezza ha portato a una massiccia ondata di annullamenti. Finché non si torna alla normalità, le aziende hanno bisogno di ulteriore aiuto.
Nessuna limitazione della capienza per misure indirette
Dopo che ieri il Consiglio federale ha pubblicato una consultazione per nuove misure di contenimento della pandemia, HotellerieSuisse ha inviato un parere al Consiglio federale. HotellerieSuisse accoglie con favore regolamentazioni uniformi sul piano nazionale e il fatto che le nuove misure necessarie per contenere la pandemia non vengano inasprite soltanto in alcuni settori. Inoltre, le persone vaccinate e guarite non devono essere soggette a limitazioni. Le misure proposte dalla Confederazione tengono conto soprattutto di queste preoccupazioni.
Alla luce dell’attuale situazione epidemiologica, un’estensione dell’obbligo di indossare la mascherina è ragionevole e comprensibile. HotellerieSuisse accoglie con favore il fatto che l’obbligo di indossare la mascherina non debba essere applicato nei ristoranti, nei bar e nei club in caso di consumazione, ma ritiene che l’obbligo generale di consumazione esclusivamente da seduti sia troppo restrittivo e vi si oppone. L’obbligo di consumazione da seduti equivale a una limitazione della capienza, misura che riteniamo sproporzionata. Anche il Consiglio federale vorrebbe abolire le restrizioni alla capienza.