​Le decisioni vanno nella giusta direzione

Nella sua seduta del 1° luglio, il Consiglio federale ha approvato ulteriori misure in relazione alla crisi da Covid. Ciò dovrebbe prevenire nuovi gravi focolai e fornire il sostegno urgentemente necessario all’economia. Per HotellerieSuisse gli sforzi vanno nella giusta direzione.

Conformemente alla decisione del 1° luglio, il Consiglio federale aumenta da 12 a 18 mesi il periodo di conteggio nella concessione dell’indennità per il lavoro ridotto (ILR). Grazie al prosieguo continuo di questo strumento collaudato, dal 1° settembre verrà soddisfatta una richiesta centrale di HotellerieSuisse. Inoltre, il periodo di attesa viene nuovamente ridotto a un giorno e viene reintrodotta la presa in considerazione delle ore supplementari. Tuttavia, nell’ambito dell’ILR occorre portare avanti ulteriori agevolazioni per alleviare finanziariamente le aziende e prevenire i licenziamenti su un ampio fronte. 

Necessari ulteriori aiuti economici nei casi di rigore

Il Consiglio federale ha inoltre annunciato che entro la fine di agosto esaminerà se nei cosiddetti «casi di rigore» sono necessarie ulteriori misure nell’ambito del sostegno economico. HotellerieSuisse accoglie con favore questi sforzi e ribadisce a questo punto ancora una volta che nel ramo ricettivo esistono classici casi di rigore che necessitano di un ulteriore sostegno. Un’opzione mirata è l’esenzione dall’obbligo di rimborso integrale dei crediti COVID per le aziende che prima della crisi erano assicurabili sul mercato. Tenendo conto di adeguati criteri di valutazione, questo strumento può garantire la capacità d’investimento e la competitività a lungo termine del settore senza perseguire il mantenimento strutturale non auspicabile dal punto di vista politico. L’economia ricettiva porterà questa richiesta anche nella consultazione sulla nuova legge federale sui crediti COVID-19, che il Consiglio federale ha avviato ieri.

Finora nessun supporto specifico per gli hotel, nonostante la chiusura di fatto

Questa preoccupazione dell’economia ricettiva è ben fondata. Tra l’altro, le imprese hanno sofferto per circa tre mesi per la completa interruzione della catena del valore turistico e, quindi, per una chiusura di fatto ma non imposta dalle autorità. I danni conseguenti, che le aziende hanno dovuto accettare senza alcuna colpa da parte loro, sono enormi e non possono essere recuperati. Su richiesta del Parlamento, il Consiglio federale ha presentato un disegno di legge per l’esenzione parziale dell’affitto per le aziende chiuse dalle autorità. Questa disposizione esclude il settore alberghiero. Di conseguenza, ciò rende ancora più importante esonerare dal rimborso dei crediti COVID concessi con semplicità nei casi di rigore, al fine di mantenere la competitività, la creazione di valore e migliaia di posti di lavoro.

Mascherine obbligatorie e restrizioni di viaggio

Infine, il Consiglio federale ha deciso anche di introdurre a livello nazionale, a partire dal 6 luglio, l’obbligo di indossare le mascherine sui mezzi di trasporto pubblico. Inoltre, le persone che entrano nel nostro Paese provenienti da aree a rischio, definite dal Consiglio federale, devono essere sottoposte a una quarantena di dieci giorni. Oltre a ciò, l’abolizione delle restrizioni all’ingresso per i primi Paesi terzi è prevista solo per il 20 luglio. HotellerieSuisse ha sempre richiesto che una seconda ondata venga possibilmente evitata adottando misure proporzionate. In considerazione della situazione epidemiologica, l’economia ricettiva sostiene queste decisioni, sebbene impongano nuovamente alcune restrizioni ai viaggi internazionali. Occorre pertanto trovare il giusto equilibrio tra necessità epidemiologiche e fattori economici.