Contenere i contagi? Con i filtri si può!
Da mesi il COVID-19 tiene in scacco il mondo. Così la gestione dell’igiene negli alberghi si estende anche agli impianti di ventilazione.
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Il coronavirus viaggia sia attraverso le goccioline emesse a ogni starnuto o colpo di tosse, sia mediante il contatto diretto con le mucose. È ancora dubbio, invece, fino a che punto il contagio si trasmetta tramite aerosol, ovvero le particelle solide e liquide presenti nell’aria e, in quanto tali, potenziali vettori dell’infezione. Per ridurre al minimo il rischio di contagio al chiuso e proteggersi il più possibile è quindi d’obbligo concentrarsi anche sugli impianti di ventilazione. Sono infatti questi a garantire l’afflusso e il deflusso di aria nei locali.
Attenzione al ricircolo dell’aria
Il contagio tramite l’aria esterna che gli impianti di ventilazione pompano nei locali è considerato improbabile. I sistemi che invece lavorano con l’aria ambiente, quella estratta o con il riciclo della stessa presentano criticità. Va quindi accertato quale tecnologia sfruttino e, se necessario, occorre dotarli di filtri più potenti.
Gli impianti di ventilazione che si basano in parte o del tutto sul ricircolo sono considerati problematici. Impiegando sempre la stessa aria, possono infatti favorire la propagazione di virus. Il rischio aumenta poi quando gli impianti trasportano aria da un locale all’altro «rimescolando» quella presente nelle stanze.
Per questo si consiglia caldamente di spegnere gli impianti che non consentono una filtrazione intermedia. Il portello di emissione dell’aria di ricircolo non va semplicemente chiuso ma sigillato completamente con pannelli o materiali isolanti.
Soluzioni convenienti ma efficienti
Se il punto di entrata dell’aria estratta è dotato di filtro c’è una soluzione ad alta efficienza contro i virus, di facile applicazione e dai costi minimi: basta inserire un filtro più potente. L’espediente è peraltro utile sia negli apparecchi con sistema separato o collegato di recupero di calore, sia in quelli a cassetta a quattro vie – il tutto senza sostituire impianti o apparecchi. Così gli alberghi possono proteggere la salute di ospiti e collaboratori senza grandi spese.
Occorre però utilizzare filtri di classi pari o superiori a ePM1/F9 o E10. Si tratta di una misura temporanea che può essere completamente rimossa in un secondo momento.
Attenzione: Pulizia periodica
A lungo andare gli impianti di ventilazione, qualunque siano quelli impiegati, risentono della presenza di sporco in eccesso nelle condotte. Occorre quindi farli funzionare a pieno regime e, soprattutto, pulirli regolarmente. Ma con che frequenza farlo? Tutto dipende dall’impianto stesso e da come lo si usa.
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