Documento d’impulso per gli alberghi urbani
HotellerieSuisse ha studiato un documento d’impulso per gli alberghi di città e il turismo business in collaborazione con vari rappresentanti del settore alberghiero, turistico e scientifico.
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La crisi da coronavirus ha messo a dura prova anche e soprattutto il turismo urbano. Il ritorno ai livelli ante-crisi è previsto non prima del tardo 2023. Allo stesso tempo, la costante crescita dell’offerta di camere non fa che aggravare la situazione degli alberghi di città, che già annaspano. Inoltre stanno mutando le esigenze degli ospiti. Negli ultimi 18 mesi, infatti, le attività aziendali sono cambiate radicalmente per effetto della digitalizzazione e dell’ibridazione. Probabilmente, il turismo business e il settore d’affari MICE non riusciranno mai a recuperare il terreno perso. Sino a oggi, ci siamo concentrati soprattutto sulle misure immediate a garanzia della liquidità e della sopravvivenza delle aziende. Ora vanno create prospettive e illustrate le soluzioni per uscire dalla crisi.
Le prospettive del documento d’impulso
HotellerieSuisse ha preso l’iniziativa e proposto di elaborare un documento d’impulso per il turismo business e di città. A questo scopo, nel maggio 2021 circa 30 rappresentanti dei settori alberghiero, turistico e scientifico sono stati invitati a uno scambio di opinioni. Nell’ambito di due workshop sono stati discussi i trend e le tesi sul futuro sviluppo del turismo di città, da cui sono stati ricavati, discussi e validati suggerimenti d’azione e misure concrete. Le conclusioni così tratte forniscono spunti per la riflessione e indicano alle aziende del settore turistico urbano e business un eventuale riposizionamento che consenta loro di adeguarsi al mutare della domanda.
I risultati dei due workshop dimostrano che la necessità di intervento si articola in quattro categorie. Riportiamo qui di seguito una sintesi delle conclusioni principali:
Segmenti dell’ospitalità
- Il bleisure (business e leisure) è e sarà rilevante. Le città hanno le potenzialità necessarie ma non le sfruttano ancora in modo ottimale.
- Gli ospiti leisure sono piuttosto esigenti in termini di alberghi e destinazioni ma consentono di ridurre la dipendenza totale dal turismo business e di incrementare l’occupazione nei fine settimana.
- Il settore MICE sarà soggetto a mutamenti di lungo periodo. Ciò renderà necessari un’offerta più creativa e un livello più elevato di digitalizzazione da parte delle aziende.
Modelli di business degli alberghi
- L’offerta deve essere più orientata alle esigenze degli ospiti leisure.
- Gli spazi degli alberghi possono essere sfruttati secondo una logica modulare. I locali pubblici, ad esempio, possono essere rivitalizzati allestendovi negozi o un coworking space. Inoltre, può rivelarsi utile trasformare le camere in appartamenti per soggiorni prolungati.
- Integrandosi nella vita delle città e dei quartieri, gli alberghi possono accrescere la loro attrattiva nei confronti degli ospiti e della popolazione locale, il che consente peraltro di indirizzare maggiormente i clienti di passaggio. L’esperienza dimostra che gli hotel sono di importanza sistemica per il benessere dell’ecosistema dei quartieri.
Destinazioni
- Nelle città, le formule «tutto compreso» sono poco richieste nel settore leisure.
- Gli ospiti si aspettano di trovare un’offerta variegata in loco (città e regione) da provare in modo spontaneo, da trovare online e da prenotare in tutta facilità. Per questo sono necessarie delle soluzioni digitali che esorbitino dai confini delle singole destinazioni.
- Sta alle destinazioni far sì che nascano e siano fruibili delle reti di offerenti che soddisfino tali esigenze.
- Sul piano della sostenibilità, la Svizzera ha grandi potenzialità per posizionarsi come destinazione MICE di tipo Boutique e indirizzare eventi non grandi, di una certa caratura e ad alta creazione di valore.
Necessità d’intervento trasversale
- La crisi da coronavirus ha dimostrato con quale rapidità possano mutare le condizioni quadro. Occorrono, dunque, un mercato del lavoro più flessibile o nuovi modelli di lavoro.
- La crisi ha acuito la carenza di personale qualificato e l’immagine del ramo ne ha sofferto. Per questo, le campagne di immagine e il marketing per le nuove leve figurano tra i compiti principali di cui le associazioni dovranno occuparsi nei prossimi anni.
- Gli strumenti di promozione della Confederazione vanno ripensati e ricalibrati con un orientamento più spinto al turismo urbano e business.
Per il turismo urbano e business si prospettano molte opportunità che vanno colte ora. Sta però a ogni azienda e ogni destinazione trovare il modo di uscire dalla crisi. Non esistono infatti soluzioni universalmente applicabili. Anche in altri paesi, peraltro, le città stanno riflettendo sulla fase post-pandemia. I sindaci delle principali città turistiche si sono infatti radunati a Porto (Portogallo) il 9 luglio per ripensare il turismo urbano in vista della fine della pandemia. Le loro conclusioni sono riportate nella «Dichiarazione di Porto sul turismo e sul futuro delle città».
Misure immediate, tuttora indispensabili
Il programma d’impulso verte su considerazioni di lungo periodo. Al momento, però, il ramo alberghiero continua a doversi appoggiare alle misure immediate attualmente in vigore. A fine giugno il Consiglio federale ha modificato (con nostra gioia) le disposizioni di viaggio, compiendo così un atto atteso a lungo. La Svizzera può tornare così ad attirare i turisti dei mercati vicini. Il paese riapre anche agli ospiti provenienti da Stati terzi, purché vaccinati. I clienti internazionali sono essenziali anche e soprattutto per le zone urbane, che beneficeranno delle modifiche alle disposizioni. La modifica all’Ordinanza sui casi di rigore chiama in causa i Cantoni. Il Consiglio federale ha infatti deciso di puntare su soluzioni cantonali anziché su un regolamento vincolante a livello nazionale (come richiesto da HotellerieSuisse). Visto che i viaggi internazionali e business continuano a registrare una domanda scarsa, HotellerieSuisse chiede un intervento adeguato da parte dei Cantoni.