I tempi per gli allentamenti sono maturi
HotellerieSuisse accoglie con favore gli ampi allentamenti previsti per i provvedimenti legati al coronavirus.
Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha tra l’altro deciso di revocare la quarantena e di convertire l’obbligo del telelavoro in una raccomandazione. HotellerieSuisse accoglie con favore le fasi degli allentamenti previsti e si pronuncia nettamente a favore della variante 1. Dall’inizio della crisi, il settore ricettivo ha sofferto fortemente per le conseguenze economiche che ne sono scaturite ed è quindi a favore di una rapida revoca delle restrizioni.
«Sono molto soddisfatto e sollevato per il fatto che il Consiglio federale con la sua decisione ha mostrato il coraggio di prevedere degli allentamenti. È un passo importante verso la normalità, in particolare anche per il nostro settore», afferma Andreas Züllig, presidente di HotellerieSuisse.
Rapidità audace per l’obbligo del telelavoro e la quarantena dei contatti
Oggi, il Consiglio federale ha preso alcune decisioni importanti e lungimiranti. Già a partire dal 3 febbraio, l’obbligo del telelavoro viene convertito in una raccomandazione e la quarantena dei contatti viene revocata. Data l’attuale evoluzione della situazione, HotellerieSuisse accoglie con favore questo allentamento e soprattutto la rapidità con cui viene attuato. Il ramo ricettivo ha sofferto fortemente, in particolare per il provvedimento sulla quarantena. A causa dell’isolamento e della quarantena, le assenze del personale sono state molto elevate. Questa decisione permetterà di alleviare ulteriormente la carenza acuta di personale legata al coronavirus. Anche l’obbligo del telelavoro ha avuto un forte impatto sulla ristorazione, in particolare nei centri urbani. Accogliamo pertanto con favore la decisione di convertire immediatamente l’obbligo in una raccomandazione.
La revoca dei provvedimenti in blocco aumenta la sicurezza nella pianificazione
Il Consiglio federale ha presentato anche un piano di uscita dalla situazione epidemica. HotellerieSuisse preferisce nettamente la variante 1. In considerazione della distensione continua della situazione negli ospedali, a partire dal 17 febbraio dovrebbe essere possibile revocare in blocco l’ordinanza Covid-19. Rispetto alla variante 2, la sicurezza nella pianificazione per il settore è notevolmente aumentata. Infatti, con la variante 2 non è chiaro a partire da quale data verranno meno i provvedimenti restanti. L’implementazione delle regole costituisce un carico di lavoro notevole per le aziende.
Gli allentamenti all’entrata sono un segnale importante per il turismo
Il Consiglio federale vorrebbe revocare le misure sanitarie alla frontiera per chi entra nel nostro paese dal 17 febbraio. Ciò significa che l’obbligo di test per le persone non vaccinate e non guarite, così come la rilevazione dei dati di contatto all’entrata in Svizzera, dovrebbero essere revocati. Questa proposta è molto positiva poiché il ripristino completo della libertà di viaggiare è estremamente importante per il ramo ricettivo.
Segnale positivo nella revoca della regola 2G+ (per persone vaccinate o guarite e con test negativo)
In entrambe le varianti presentate dal Consiglio federale, la regola 2G+ decade a partire dal 17 febbraio, in quanto verrebbe completamente abolita nella variante 1 e convertita in una regola 2G (per persone vaccinate e guarite) nella variante 2. In questo modo, il Consiglio federale soddisfa un’importante richiesta di HotellerieSuisse. Per il ramo ricettivo, l’implementazione di questa direttiva nella pratica è impegnativa e richiede molto personale. Inizialmente, la regola 2G+ doveva restare in vigore fino alla fine di marzo. In ogni caso, un allentamento anticipato è il benvenuto e allevia le aziende.
Gli adeguamenti dell’ordinanza per i casi di rigore sono per lo più positivi
Il Consiglio federale ha anche approvato l’ordinanza per i casi di rigore 2022 migliorandola in alcuni punti essenziali. In questo modo, i requisiti per ottenere le indennità per i casi di rigore non sono stati inaspriti come inizialmente previsto. Si applicano gli stessi criteri minimi che erano validi in precedenza. Tuttavia, i Cantoni – come avvenuto finora – possono fissare criteri aggiuntivi. Rispetto al progetto iniziale, a determinate condizioni, i limiti massimi sono stati notevolmente aumentati per le aziende con un fatturato annuo di oltre 5 milioni di franchi. Inoltre, la durata degli aiuti non è stata ridotta ed è ora definitivamente di sei mesi: da gennaio 2022 a giugno 2022. La nostra richiesta relativa alla possibilità di coprire anche le indennità per l’autunno 2021 con la nuova ordinanza non è stata soddisfatta. Al riguardo si applicano le direttive dei Cantoni a partire dal precedente provvedimento per i casi di rigore. Si tratta di un punto di cui rammaricarsi poiché la maggior parte dei Cantoni non si è avvalsa della possibilità di indennizzare le perdite per la seconda metà del 2021 tramite la precedente ordinanza per i casi di rigore, nonostante dall’autunno fossero in vigore restrizioni severe.