Segnali positivi ed prolunghe sproporzionate
HotellerieSuisse accoglie con favore la riduzione dell’isolamento e della quarantena e chiede una riduzione significativa della durata dei provvedimenti.
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Come previsto, il Governo ha ridotto la durata della quarantena e dell’isolamento da dieci a cinque giorni, decisione che HotellerieSuisse accoglie con molto favore. HotellerieSuisse ritiene invece che la proroga prevista dei provvedimenti in vigore fino a marzo sia troppo lunga e svantaggiosa per il ramo alberghiero.
«Siamo soddisfatti della riduzione della durata della quarantena e dell’isolamento. Questo, forse, ci permetterà di attutire in parte il drammatico tasso di assenze dal lavoro», afferma Andreas Züllig, presidente di HotellerieSuisse. «Tuttavia, chiediamo anche che i provvedimenti così drastici per il nostro settore siano revocati al più presto.»
Riduzione della durata della quarantena e dell’isolamento: un segnale positivo
Da domani, la durata della quarantena e dell’isolamento verrà ridotta a cinque giorni. HotellerieSuisse accoglie con favore questa decisione. Il settore è gravemente colpito dall’assenza di personale a causa dell’isolamento e della quarantena. Secondo un sondaggio condotto tra i soci tra l’8 e l’11 gennaio 2022, più di un’azienda su due ha dovuto adattare la propria offerta (ad es. limitare gli orari di apertura) e accettare un calo del fatturato e/o della qualità dei servizi offerti. Le aziende colpite prevedono già una perdita media di fatturato di oltre 55'000 franchi. A causa dell’attuale stagione invernale, le aziende nelle regioni alpine sono particolarmente colpite.
I provvedimenti devono essere revocati al più tardi entro la fine di febbraio
HotellerieSuisse accoglie con favore la decisione del Consiglio federale di non prendere ulteriori provvedimenti restrittivi. Tuttavia, la proroga dei provvedimenti fino alla fine di marzo non è proporzionata. La regola per l’accesso delle persone vaccinate o guarite e con test negativo alle piscine coperte e alle aree wellness negli hotel ha colpito duramente il settore durante l’alta stagione e l’attuazione di questo provvedimento è molto difficile per i gestori. A causa delle attuali capacità di effettuare test, anche gli ospiti che sono disposti a fare il test spesso non hanno la possibilità di essere testati per poter usufruire di un trattamento di wellness.
L’obbligo del telelavoro ha indirettamente gravi effetti, che colpiscono soprattutto la gastronomia urbana e il settore alberghiero. Pertanto, se la situazione migliora, HotellerieSuisse chiede che i provvedimenti vengano revocati al più presto, e al più tardi entro la fine di febbraio.
La nuova ordinanza per i casi di rigore deve essere migliorata
Il 7 gennaio, il Consiglio federale ha posto in consultazione la nuova ordinanza per i casi di rigore. HotellerieSuisse accoglie anche con favore che nel 2022 sarà ancora possibile per le aziende percepire un’indennità per i casi di rigore, poiché la crisi è lungi dall’essere superata. Inoltre, una certa uniformazione dei criteri e un versamento mensile e quindi più tempestivo sono aspetti positivi. Tuttavia, HotellerieSuisse rigetta i numerosi inasprimenti rispetto all’indennità per i casi di rigore nei due anni precedenti. I requisiti aggiuntivi posti alle aziende non sono né ragionevoli né risolutivi. Allo stesso modo, il limite proposto per i fondi deve essere aumentato. Dopo due anni di crisi senza colpa, le riserve del settore si sono esaurite e la capacità di investire è gravemente minacciata.