Successo parziale per il ramo ricettivo?
HotellerieSuisse accoglie con favore i 40 milioni supplementari per le campagne di marketing, ma è delusa per il rifiuto dei tassi zero permanenti per i crediti COVID.
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Nella sessione straordinaria il Parlamento ha deliberato importanti prestazioni di sostegno al settore turistico, danneggiato dalla crisi, nell’ambito della promozione della domanda. Il ramo ricettivo si rallegra dei fondi supplementari di 40 milioni a favore di Svizzera Turismo per campagne di marketing che contribuiranno a superare lo stallo del turismo. Tuttavia, alla luce della drammatica situazione economica il rifiuto dei tassi zero permanenti per i crediti COVID è deludente.
Dopo che il Consiglio federale ha introdotto, mediante il diritto d’emergenza, misure iniziali e mirate di sostegno e di protezione contro la crisi causata dal coronavirus, il Parlamento riprende l’attività legislativa con le sue deliberazioni nella sessione straordinaria. Durante la sessione straordinaria, le richieste di aiuto del settore turistico, in quanto pilastro economico e datore di lavoro di migliaia di occupati, sono state in parte esaudite. Le ulteriori fasi di apertura dopo il lockdown («smart restart»), a cui ora il Consiglio federale e il Parlamento puntano, sono da valutare positivamente.
Sovvenzioni di grande importanza per promuovere la domanda
Il Parlamento vuole inoltre promuovere la domanda turistica con 40 milioni a Svizzera Turismo, con l’obiettivo di commercializzare le regioni. Le risorse finanziarie di cui si parla sono elementari per promuovere la domanda e rilanciare il turismo svizzero dopo lo stallo. Mentre l’attenzione si concentra in una prima fase sul mercato nazionale, non appena possibile si dovranno esaminare i mercati vicini e, successivamente, il mercato internazionale ampliato. In questo contesto va accolta con favore l’intenzione del Consiglio federale di elaborare una tabella di marcia concreta per l’apertura delle frontiere e la riduzione delle restrizioni di viaggio con i Paesi europei.
Strumento per l’esonero dal rimborso dei crediti nei casi più gravi come sempre necessario
Il Parlamento ha rifiutato la richiesta di interessi zero permanenti per i crediti COVID senza formalità. Resta pertanto esclusa una gradita riduzione degli oneri finanziari e delle incertezze di pianificazione per le aziende interessate, che senza colpa sono state colpite dalla crisi innescata dal coronavirus. Vista la situazione drammatica di molte aziende, sono ora tanto più urgenti ulteriori misure di sostegno per scongiurare sovraindebitamenti e ondate di fallimenti su larga scala. Nel diritto ordinario, la politica dovrebbe fornire prontamente uno strumento per l’esonero dal rimborso dei crediti nei casi più gravi, che alleggerisca le aziende secondo adeguati criteri di valutazione. Tale esonero dal rimborso dei crediti COVID senza formalità è una soluzione equilibrata per sostenere le aziende sane prima della crisi.