Ammodernare la SCA: promuovere dove serve
HotellerieSuisse chiede che, nell’ambito dell’attuale revisione della SCA, la Confederazione estenda il perimetro di promozione alle città e consenta risanamenti energetici in montagna.
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È attualmente in corso la consultazione sulla revisione generale delle basi legali della Società svizzera di credito alberghiero (SCA), che si protrarrà fino a giugno. HotellerieSuisse sostiene la revisione e quindi l’ammodernamento formale della SCA. Allo stesso tempo, l’associazione critica il fatto che la Confederazione non intenda attuare né l’estensione del perimetro di promozione alle città, né il programma d’impulso per i risanamenti energetici in montagna. Questa decisione risulta totalmente incomprensibile a HotellerieSuisse, poiché ignora le sfide specifiche del settore alberghiero.
Da oltre dieci anni gli strumenti della politica del turismo sono orientati a una maggiore competitività del settore turistico e del ramo ricettivo. È proprio a questo che servono i due interventi che il Parlamento ha già adottato a larga maggioranza nel 2022 (Estensione del perimetro di promozione) e nel 2021 (Programma d’impulso).
Cambiare punti di vista nell’osservazione delle imprese
HotellerieSuisse è convinta che ormai ogni azienda alberghiera debba essere considerata un caso a sé stante. Il posizionamento sul mercato, la posizione e i flussi finanziari sono più decisivi per il futuro delle aziende rispetto alla loro classificazione come aziende urbane o montane. La limitazione legale che consente di erogare i prestiti SCA solo alle aziende situate nelle regioni turistiche e alle stazioni balneari non tiene conto delle nuove sfide del ramo ricettivo.
Non mettere città e località di montagna le une contro le altre
Secondo la Confederazione, l’aumento del portafoglio prestiti per l’estensione del perimetro dovrebbe essere finanziato con fondi liquidi della SCA. «HotellerieSuisse si oppone fermamente a questa proposta perché, se i fondi scarseggiano, si dovrebbe stabilire un ordine di priorità nell’assegnazione del credito», afferma Nicole Brändle, direttrice di HotellerieSuisse. Il Parlamento ha chiarito che occorre un aumento dei mezzi finanziari, poiché le risorse aggiuntive necessarie agli hotel di città non devono assolutamente essere sottratte alle strutture ricettive montane e rurali. Tuttavia, anche in caso di aumento dei fondi, il bilancio federale non verrebbe direttamente gravato, poiché si tratterebbe di prestiti da rimborsare.
L’ampliamento del perimetro di promozione non incide sul bilancio federale
Il Consiglio federale sostiene di non disporre attualmente di un margine per spese supplementari. A tale proposito, non menziona che la SCA opera in piena autonomia economica, il che riduce al minimo il rischio per la Confederazione. Dall’entrata in vigore dell’ultima revisione totale della SCA nel 2003, la Confederazione non ha mai dovuto ammortizzare il capitale dei prestiti SCA. HotellerieSuisse ritiene che la SCA debba quindi essere necessariamente dotata di ulteriori mezzi finanziari.
Risanamenti energetici: chi dice A, deve dire anche B
Per quanto riguarda il programma d’impulso, l’associazione chiarisce che l’urgenza continua a sussistere. «Contrariamente a quanto afferma il Consiglio federale, i problemi legati al programma d’impulso esistevano già prima della pandemia, in seguito alla quale si sono ulteriormente aggravati», afferma Nicole Brändle. Sta di fatto che il programma d’impulso corrisponde all’accettazione di una mozione dell’ex Consigliera nazionale Semadeni del 2013. Quando quest’ultima si è ritirata, la mozione è stata accolta da Hans Stöckli. Dalla mozione inizialmente presentata nel 2013, la Svizzera ha sottoscritto diversi accordi sul clima, l’ultimo dei quali è stato quello di Parigi con l’obiettivo di un saldo netto delle emissioni pari a zero entro il 2050, dimostrando la propria volontà di raggiungere la neutralità climatica. Ora bisogna adempiervi con tutti i mezzi possibili.
I costi sono la sfida più ardua per le aziende
I risanamenti completi sono difficilmente finanziabili per le piccole imprese nelle regioni di montagna se le perdite di fatturato non possono essere finanziate trasversalmente. La perdita di fatturato dovuta alla chiusura delle aziende per l’esecuzione di misure edilizie è semplicemente troppo elevata. Ciò comporta progetti più lunghi e costi più elevati. Inoltre, secondo un’indagine condotta tra le aziende socie di HotellerieSuisse, nella regione alpina i costi delle trasformazioni e ristrutturazioni superano anche del 30% quelli sostenuti altrove. Il programma d’impulso della Confederazione innescherebbe investimenti quasi 10 volte superiori a quelli concessi alle imprese. A beneficiarne direttamente non sarebbero solo le imprese, ma anche l’intera catena del valore del turismo.
L’associazione accoglie con favore l’ammodernamento della SCA
L’ammodernamento formale della SCA è sensato e conforme alle future basi legali. HotellerieSuisse sostiene anche l’affermazione della SCA come centro di competenza per la promozione del ramo dell’ospitalità. Rafforzare lo sviluppo sostenibile del settore e favorirne il cambiamento strutturale coincide con il parere dell’associazione, secondo cui le aziende prospereranno e saranno in grado di affrontare il futuro se si promuove la sostenibilità come fattore di successo. Affinché le strutture ricettive siano credibili nei loro sforzi per la sostenibilità, la loro intera strategia deve essere orientata alla creazione di valore sostenibile per la piazza economica locale. La revisione ora all’esame promuove proprio tale azione.