Gli hotel riottengono la libertà imprenditoriale!
Finalmente gli hotel possono offrire le loro camere sui propri siti web a prezzi più convenienti e a condizioni migliori delle piattaforme di prenotazione online.
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Con la decisione odierna del Consiglio degli Stati, le aziende alberghiere riottengono la loro libertà imprenditoriale e possono finalmente offrire sui loro siti web prezzi più convenienti e condizioni migliori per le loro camere rispetto alle piattaforme di prenotazione online. Dopo il suo lungo impegno politico, HotellerieSuisse è lieta del ritorno anche in Svizzera di condizioni di libera e leale concorrenza tra gli alberghi e le piattaforme di prenotazione, di cui beneficeranno sia gli hotel sia gli ospiti.
Dopo il Consiglio nazionale, adesso anche il Consiglio degli Stati si è espresso con 38 voti contro 7 a favore del divieto di tutte le clausole di parità. Il Parlamento ha dunque posto fine ai contratti bavaglio di fatto imposti alle aziende alberghiere dalle piattaforme di prenotazione, forti delle loro enormi quote di mercato. Di conseguenza nei contratti tra le piattaforme di prenotazione online e le aziende alberghiere saranno vietate non solo le clausole di parità dei prezzi, ma anche le clausole di parità di offerte e condizioni. Il divieto sarà sancito in un nuovo articolo della Legge federale contro la concorrenza sleale.
Situazione win-win per hotel e ospiti
Oggi le albergatrici e gli albergatori tirano finalmente un sospiro di sollievo. Negli ultimi anni hanno investito molto nella digitalizzazione e ampliato la loro offerta di prenotazioni dirette. Questi sforzi sono ora ripagati. Non appena la legge entrerà in vigore, potranno offrire agli ospiti i prezzi migliori sul proprio portale. Oltre alla libertà di definire i prezzi, gli hotel riconquistano la libertà imprenditoriale di decidere in merito a condizioni e disponibilità, per proporre un’offerta differenziata. Come mostra l’esperienza maturata nei paesi vicini, ne beneficiano principalmente gli ospiti, che ricevono una scelta più ampia, prezzi migliori, il servizio completo e un contatto diretto con l’hotel.
«La libera concorrenza va sempre a vantaggio della clientela. L’importante è che le albergatrici e gli albergatori abbiano la sovranità su tutte le tariffe. Solo così sono in grado di proporre offerte migliori delle piattaforme di prenotazione» dichiara Andreas Züllig, presidente di HotellerieSuisse.
Grande successo per il settore
Da sei anni il settore lotta contro la posizione dominante di mercato delle piattaforme online e per una concorrenza libera e leale. Già nel 2016 il consigliere agli Stati Pirmin Bischof ha presentato una mozione per introdurre il divieto di tali contratti bavaglio nel rapporto tra le piattaforme di prenotazione online e gli hotel. Gli ingranaggi della politica si muovono lentamente e nel frattempo le piattaforme online hanno potuto ampliare ulteriormente la loro forza di mercato, con pratiche abusive. Solo la decisione di oggi dà finalmente attuazione alla mozione Bischof, detta anche «Lex Booking».
Soppressione di uno svantaggio geografico
La Svizzera non è la sola ad aver preso questa decisione. I paesi vicini come Austria, Italia e Francia hanno già introdotto per legge il divieto a tutte le clausole di parità. Anche in Germania tali clausole imposte sono state dichiarate contrarie al diritto dei cartelli dalla giurisprudenza. La decisione del Parlamento risolve quindi anche uno svantaggio geografico per il settore alberghiero svizzero e rende l’intera piazza turistica svizzera competitiva rispetto al contesto internazionale.