Le proposte del CF colpiscono duramente il ramo ricettivo
HotellerieSuisse chiede indennità finanziarie in considerazione delle misure proposte dal Consiglio federale.
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Il Consiglio federale ha avviato oggi una nuova consultazione e propone un’ampia gamma di misure da discutere. Una cosa è certa: tutte le misure colpiranno duramente il settore alberghiero. HotellerieSuisse chiede al Consiglio federale di mantenere aperti tutti i servizi ricettivi in caso di inasprimenti. Inoltre, prima della decisione sugli inasprimenti, il Consiglio federale deve presentare un piano concreto sulla modalità di sostegno finanziario in caso di perdite massicce attese del fatturato. La Confederazione lascia aperte tutte le questioni su questo punto aumentando così l’incertezza.
Con le proposte odierne, il Consiglio federale prepara misure severe per contenere la quinta ondata. Indipendentemente dalle ulteriori misure che verranno adottate, esse colpiranno al cuore il settore alberghiero e la ristorazione durante l’alta stagione. «Durante la pandemia è stato possibile fare vacanze nella ricettività svizzera. Anche nelle circostanze attuali faremo tutto il possibile per garantire che le vacanze invernali in Svizzera siano ancora possibili e sicure», afferma Andreas Züllig, presidente di HotellerieSuisse. «Ma è chiaro che il settore sarà di nuovo duramente colpito.» Già a seguito delle ultime misure si è verificata un’ondata di cancellazioni e l’incertezza tra gli ospiti è notevolmente aumentata.
Il ramo ricettivo deve restare aperto
HotellerieSuisse accoglie con favore il fatto che il Consiglio federale non intenda chiudere il ramo ricettivo in nessuna variante. È importante che tutti i servizi ricettivi, come la ristorazione, il wellness o il fitness siano resi possibili. Qualsiasi altra soluzione equivarrebbe a una chiusura parziale. Le misure che sarebbero previste nel quadro di una possibile variante 2 dovrebbero essere attuate con senso della realtà. L’associazione si oppone pertanto al numero massimo di gruppi di persone al tavolo o ad altre misure che equivarrebbero a restrizioni di capacità.
HotellerieSuisse si pronuncia a favore della variante 1, ma rigetta la regola per l’accesso alle persone vaccinate o guarite con test negativo
Per il settore è importante che venga evitato un lockdown e che le persone vaccinate e guarite non ricevano limitazioni. HotellerieSuisse può comprendere un inasprimento in considerazione della situazione attuale e si pronuncia a favore della variante 1 senza l’obbligo di stare seduti. L’introduzione generale dell’accesso per persone vaccinate o guarite costituisce di per sé un severo inasprimento rispetto alle regole attualmente in vigore. Inoltre, la regola per l’accesso alle persone vaccinate o guarite con test negativo avrebbe conseguenze economiche negative per il settore, come attestano le esperienze in Germania. Con l’obbligo supplementare per le persone vaccinate e guarite di presentare un test, sussiste il rischio che venga meno un’ulteriore quota di clienti, il che comporterebbe una considerevole perdita di fatturato per il settore ricettivo. Inoltre, l’associazione si chiede se le capacità di test siano sufficienti. Le misure devono inoltre essere limitate fino al 9 gennaio.
Il Consiglio federale deve presentare un piano di sostegno economico
«Critichiamo fortemente il fatto che il Consiglio federale non presenti un piano su come attenuare concretamente le conseguenze economiche», afferma Andreas Züllig. Le proposte della Confederazione costituiscono un ulteriore massiccio intervento statale nella libertà economica. La lotta contro la pandemia poggia sproporzionatamente sulle spalle di pochi settori. Anche l’obbligo previsto di lavorare a domicilio in home office avrà indirettamente un grave impatto, che riguarderà soprattutto la ristorazione urbana e il settore alberghiero, già duramente provati. HotellerieSuisse chiede pertanto che le perdite di fatturato corrispondenti vengano compensate. Il Parlamento è favorevole alla proroga dell’indennità per perdita di guadagno dovuta al coronavirus, delle misure in materia di indennità di disoccupazione e di lavoro ridotto, nonché all’indennità per i casi di rigore. Il Consiglio federale deve attuare la volontà del Legislativo e prorogare il più rapidamente possibile i provvedimenti corrispondenti. Inoltre, soprattutto in caso di indennità per i casi di rigore è necessario un esame approfondito per verificare se le disposizioni corrispondano alla durata e alla gravità della crisi. HotellerieSuisse chiede che in merito vengano attuati rapidamente degli adeguamenti.
L’attuale regime dei test per gli ospiti non è accettabile
Il 3 dicembre il Consiglio federale ha sostituito il provvedimento sulla quarantena per l’entrata in Svizzera dall’estero con un regime dei test più severo, valido dal 4 dicembre 2021. HotellerieSuisse ha espressamente accolto con favore l’abolizione dell’obbligo di quarantena. Tuttavia, il nuovo regime dei test non è stato pensato fino in fondo e non è applicabile, e suscita indignazione e incomprensione tra gli ospiti. HotellerieSuisse chiede pertanto con forza una soluzione nazionale digitale. Finché questa verrà attuata, la Confederazione deve concedere un periodo transitorio. L’associazione accoglie con favore il fatto che il severo regime dei test venga allentato. Un test è accettabile per l’ospite. Se dovesse essere necessario un secondo test, i turisti e le turiste dovranno poter beneficiare di test gratuiti.