HotellerieSuisse decide le istruzioni di voto
HotellerieSuisse vota a favore della riforma dell’imposta preventiva e no all’iniziativa sull’allevamento intensivo.
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Nella riunione del 22 giugno, il comitato esecutivo di HotellerieSuisse ha deciso di votare a favore della riforma dell’imposta preventiva e contro l’iniziativa sull’allevamento intensivo sulle quali si voterà il 25 settembre 2022. Già in occasione della sua ultima riunione, il comitato esecutivo ha deciso di votare a favore del pacchetto di riforme AVS 21.
Nella sua riunione del 22 giugno 2022, il comitato esecutivo di HotellerieSuisse ha deciso all’unanimità di votare «sì» alla riforma dell’imposta preventiva e, sempre all’unanimità, «no» all’iniziativa sull’allevamento intensivo, sulle quali popolo e Cantoni si esprimeranno il 25 settembre 2022.
La riforma dell’imposta preventiva genera entrate fiscali in Svizzera e rafforza la piazza economica
A causa dell’imposta preventiva svizzera, le investitrici e gli investitori non negoziano le loro obbligazioni in Svizzera, ma all’estero, dove non viene applicata alcuna ritenuta alla fonte. Visti questi disincentivi, il mercato svizzero dei capitali di terzi è oggi relativamente poco sviluppato, con conseguente perdita di gettito fiscale. L’obiettivo della riforma è quello di esentare dall’imposta preventiva i redditi da interessi sulle obbligazioni nazionali, rafforzando così il mercato dei capitali di terzi, cosa che a sua volta comporterà un aumento del gettito fiscale per la Confederazione, i Cantoni e i Comuni. Indirettamente è importante anche per il settore alberghiero svizzero che ha bisogno di finanze pubbliche sane, di uno sviluppo economico positivo e di una piazza economica attraente.
L’iniziativa sull’allevamento intensivo va oltre l’obiettivo e aumenta i prezzi dei prodotti alimentari
Anche nel settore alberghiero il benessere degli animali è una preoccupazione importante. L’iniziativa, tuttavia, va oltre l’obiettivo prefissato, in quanto la legislazione sulla protezione degli animali vieta già oggi l’allevamento intensivo. La regola protezionistica sulle importazioni dell’iniziativa sarebbe invece incompatibile con gli obblighi internazionali della Svizzera. Un’attuazione comporterebbe inoltre un notevole onere amministrativo lungo l’intera catena di lavorazione. L’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e una scelta limitata dei prodotti finirebbero per danneggiare non solo consumatrici e consumatori, ma creerebbero anche uno svantaggio geografico per il settore alberghiero.
Sì all’AVS 21 già adottato
Già il 24 maggio, il comitato esecutivo ha deciso di votare SÌ al pacchetto di riforme AVS 21. La moderna armonizzazione dell’età di riferimento di uomini e donne e la contestuale flessibilizzazione sono passi giusti e necessari per garantire l’equilibrio finanziario e il livello di prestazioni dell’AVS in modo sostenibile e adeguato alle generazioni. Il finanziamento aggiuntivo tramite l’imposta sul valore aggiunto riguarda direttamente il settore, ma è sostenibile. Per HotellerieSuisse è importante che l’aliquota speciale per il settore ricettivo e l’aliquota ridotta rilevante per l’acquisto dei generi alimentari siano aumentate moderatamente di 0,1 punti percentuali. Oggi quasi tutti i paesi europei riconoscono questo trattamento speciale in materia di IVA per il settore turistico, poiché compensa una discriminazione all’interno dei settori di esportazione cui il turismo è soggetto a causa del suo vincolo territoriale.
Link di approfondimento
- Revisione della previdenza per la vecchiaia sul sito web di HotellerieSuisse
- Sostenibilità sul sito web di HotellerieSuisse
- Politica fiscale sul sito web di HotellerieSuisse