​Importanti chiarimenti su piani di protezione e lavoro ridot

Sebbene il Consiglio federale non sia ancora giunto a una decisione sulle pressanti richieste in relazione ai piani di protezione, HotellerieSuisse è stata in grado di chiarire con gli uffici federali competenti le questioni in sospeso relative ai piani di protezione e al calcolo del lavoro ridotto. 

L’attuazione delle rigorose regole nell’ambito dei piani di protezione pone il settore del turismo di fronte a grandi sfide. L’associazione è delusa dal fatto che il Consiglio federale ad oggi non abbia ancora adottato alcuna decisione in merito al consumo in piedi, all’ora di chiusura dei locali pubblici e alla riduzione e armonizzazione delle regole sul distanziamento. E questo nonostante le intense discussioni tra HotellerieSuisse e altre associazioni di categoria con il Consiglio federale e l’amministrazione.

Piani di protezione

È consentito organizzare matrimoni / banchetti nei ristoranti dell’hotel o in locali distinti dell’hotel oltre le ore 24.00? 

Sì, ma solo per gli ospiti dell’hotel, gli ospiti esterni possono partecipare solo fino a mezzanotte.

È consentito ballare ai matrimoni se il gruppo di invitati non supera le 300 persone e, in caso affermativo, è consentito ballare oltre le ore 24.00?

Sì, ma i dati di contatto di tutti i presenti devono essere registrati. Solo gli ospiti dell’hotel possono festeggiare e ballare oltre la mezzanotte nei ristoranti dell’hotel o in locali distinti. 

È consentito organizzare pranzi di lavoro (la regola del distanziamento non si applica in questo caso) in cui è anche presente un relatore che tiene il suo discorso (fino a un massimo di 300 persone)?

Sì.

È consentito il consumo in piedi, ad esempio in occasione di aperitivi e matrimoni?

Finora no. L’amministrazione ha depositato questa modifica presso il Consiglio federale. La decisione è ancora in sospeso. 

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Calcolo del lavoro ridotto durante i giorni festivi

Secondo la consultazione con la SECO, in linea di principio nel settore viene defalcato solo mezzo giorno festivo (al mese) durante i giorni festivi perché il CCNL prevede solo sei giorni festivi all’anno. Così, ad esempio, nel maggio 2020, in caso di completa chiusura dell’azienda, potrà essere corrisposta un’indennità di lavoro ridotto per 20,5 giorni su 21. È previsto che la SECO comunichi questa regolamentazione ai Cantoni.  

Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane resteremo in stretto contatto con il Consiglio federale e l’amministrazione per conseguire ulteriori allentamenti.

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