La Legge COVID-19 è essenziale per la gestione della crisi
Il comitato esecutivo di HotellerieSuisse ha adottato oggi la sua presa di posizione per la votazione del 13 giugno.
- HotellerieSuisse
- Regioni
- News
- Presa di posizione
Il comitato esecutivo di HotellerieSuisse dice SÌ alla Legge COVID-19 come strumento di aiuto centrale per la gestione della crisi. Senza questo principio giuridico, le importanti prestazioni di sostegno per compensare le perdite legate al COVID per il settore alberghiero verrebbero meno senza essere sostituite. Per contro, HotellerieSuisse rifiuta sia l’iniziativa radicale sui pesticidi sia quella per l’acqua potabile a causa delle loro drastiche conseguenze. Quanto alla Legge antiterrorismo il comitato esecutivo dell’associazione raccomanda di votare SÌ. L’approvazione della Legge sul CO₂ era già stata raggiunta alla fine del 2020.
Nella sua riunione del 30 aprile, il comitato esecutivo di HotellerieSuisse ha adottato le sue prese di posizione per le prossime votazioni del 13 giugno. Sostiene sia la Legge COVID-19 sia la Legge antiterrorismo. Sostiene sia la Legge COVID-19 sia la Legge antiterrorismo. Allo stesso tempo, respinge l’iniziativa sui pesticidi e quella per l’acqua potabile. Già a novembre, il comitato esecutivo si era già pronunciato a favore della Legge sul CO₂.
Legge COVID-19 centrale per il settore alberghiero
Poiché il settore alberghiero è stato duramente colpito dalla crisi legata al coronavirus, la Legge COVID-19 e i relativi aiuti finanziari rivestono una grande importanza. Il settore ricettivo sarà adeguatamente compensato per le perdite causate dalla crisi grazie alle misure di aiuto economico in esso contenute – vale a dire l’indennità per i casi di rigore e l’estensione dell’indennità per lavoro ridotto. Senza principi giuridici, le prestazioni di sostegno per il superamento della crisi vengono meno senza sostituzione. Un no causerebbe un enorme danno economico, minerebbe la certezza del diritto e renderebbe molto difficile la gestione della crisi. Insieme a un’alleanza di altre associazioni turistiche, HotellerieSuisse si adopererà quindi attivamente a favore dell’adozione della legge.
Iniziative agricole: prevenire l’isolamento
L’iniziativa popolare «per una Svizzera senza pesticidi sintetici» creerebbe nuove barriere commerciali e quindi isolerebbe ulteriormente il mercato agricolo e alimentare svizzero. Incombono come conseguenze indesiderate l’aumento dei prezzi degli alimenti, l’aumento dei costi di approvvigionamento per il settore alberghiero e un maggiore turismo degli acquisti. Anche la negoziazione di nuovi accordi di libero scambio sarebbe gravemente ostacolata. Il comitato esecutivo ha deciso di appoggiare il NO anche nel caso dell’iniziativa per l’acqua potabile, dato che la questione al vaglio dei votanti potrebbe provocare sconvolgimenti di vasta portata per l’agricoltura, i suoi fornitori e gli utilizzatori. Il comitato esecutivo ritiene legittimo trattare i temi al centro dell’iniziativa e riconosce la necessità di agire. Per HotellerieSuisse, tuttavia, la risposta a queste sfide va ricercata in approcci risolutivi praticabili e vicini alle esigenze del mercato.
Sì alla Legge antiterrorismo e alla Legge sul CO₂
Il settore ricettivo sarebbe gravemente colpito dalle conseguenze di un attacco terroristico in Svizzera poiché la reputazione della Svizzera come destinazione sicura sarebbe danneggiata. Oltre agli edifici governativi e alle strutture religiose, i luoghi di ritrovo pubblici come bar e ristoranti o i luoghi turistici sono diventati sempre più obiettivi di attacchi terroristici nel recente passato. Di fronte a questo scenario, HotellerieSuisse sostiene l’efficace Legge antiterrorismo.
Già in occasione della seduta del 25 novembre 2020 il comitato esecutivo di HotellerieSuisse ha deciso inoltre di esprimersi a favore della Legge sul CO₂.
Il ramo alberghiero è la spina dorsale del turismo svizzero e in quanto tale sposa una protezione efficace del clima e gli sforzi continui per una maggiore sostenibilità a livello economico e sociale. In ossequio all’Accordo di Parigi sul clima, la revisione totale della Legge sul CO2 lancia una serie di misure idonee che serviranno al raggiungimento degli obiettivi climatici svizzeri entro il 2030 e del saldo netto delle emissioni pari a zero entro il 2050.