Aiuto per i casi di rigore: ora spetta ai Cantoni agire
Il Consiglio federale ha oggi adeguato l’Ordinanza sui casi di rigore e ha annunciato un programma di recovery per il turismo.
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Il Consiglio federale ha oggi adeguato l’Ordinanza sui casi di rigore. Invece di un regolamento vincolante a livello nazionale – come richiesto da HotellerieSuisse – esso punta a soluzioni cantonali. Alla luce del continuo calo della domanda dei viaggi internazionali e d’affari, un impegno adeguato da parte dei Cantoni è ora ancora più importante.
Le previsioni di istituti rinomati come il KOF, così come le osservazioni sul mercato e l’indagine sulla valutazione della situazione di HotellerieSuisse alla fine di maggio mostrano chiaramente che la crisi dovuta al coronavirus non è terminata per il ramo alberghiero. Si prevede che ci sarà una ripresa dei viaggi internazionali e del turismo d’affari non prima del 2022. Le destinazioni e le imprese fortemente orientate a livello internazionale, come gli hotel di città, potranno beneficiare solo in misura limitata delle fasi di riapertura nazionali. In tempi normali, gli ospiti internazionali rappresentano il 55% dei pernottamenti e sono ben lungi dall’essere compensati da un maggior numero di visitatori provenienti dalla Svizzera e dai paesi vicini.
Spetta ai Cantoni agire
Per questi motivi, HotellerieSuisse si sarebbe auspicata un regolamento vincolante a livello nazionale, in modo che le imprese interessate potessero far indennizzare le perdite dovute al coronavirus anche nella seconda metà del 2021. Tale proroga del regolamento per i casi di rigore, come richiesto anche dal Parlamento, dovrebbe includere un aumento dei contributi massimi e un’estensione del periodo di indennità, ed essere accessibile a grandi e piccole imprese. Con la presente variante si limita a schiudere per i Cantoni, da parte della Confederazione, la possibilità di far finanziare eventuali misure supplementari tramite la riserva del Consiglio federale. Ora spetta ai Cantoni garantire alle imprese interessate un sostegno adeguato oltre il mese di giugno e compensare le continue interruzioni nella catena di creazione del valore. Si tratta infatti di colmare il divario temporale fino all’entrata in vigore dell’annunciato «programma di recovery» per il turismo, che non entrerà in vigore prima del 2022 e darà un impulso importante alla ripresa sostenibile della domanda turistica e al mantenimento dell’innovazione e degli investimenti nei prossimi due anni.
Il limite di perdita per il sostegno federale è stato fissato molto in alto
Inoltre, il Consiglio federale ha deciso che il sostegno per i casi di rigore in caso di perdite di fatturato superiori al 70% sarà aumentato anche per le piccole imprese. In linea di principio, questo passo è da accogliere con favore, anche se il limite di perdita è stato fissato molto in alto. In futuro, soltanto poche imprese subiranno perdite così esorbitanti e beneficeranno di questa misura di aiuto. A seconda della sede, le perdite degli hotel interessati dovrebbero situarsi nella maggior parte dei casi tra il 40 e il 60%. Tuttavia, per il ramo alberghiero ad alta intensità di costi, perdite di entrate di questa entità sono già estremamente drastiche perché i margini sono bassi a causa del sistema. Sarà quindi ancora più importante che i Cantoni dimostrino un impegno adeguato per mantenere la creazione di valore regionale e i posti di lavoro.