Soluzioni pragmatiche per i casi di rigore
L’Ordinanza sui casi di rigore approvata oggi fa finalmente chiarezza su punti importanti e, con poche eccezioni, è rispondente alla prassi.
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Il Consiglio federale ha approvato oggi il tanto atteso adeguamento dell’Ordinanza sui casi di rigore. HotellerieSuisse accoglie con favore il chiarimento ad esso correlato di importanti questioni dettagliate e l’implementazione prevalentemente pragmatica delle prestazioni di sostegno economico. Con poche eccezioni, il Consiglio federale si è allineato sui punti essenziali di una soluzione rispondente alla prassi nel rispetto delle condizioni aziendali, come aveva chiesto il ramo ricettivo.
Per far fronte alla crisi da coronavirus, gli aiuti per i casi di rigore per il settore alberghiero, principalmente colpito, sono di elementare importanza. Dopo che le regole per la compensazione delle perdite dovute al coronavirus hanno già dovuto essere cambiate diverse volte, la decisione odierna del Consiglio federale contribuisce al chiarimento a lungo atteso di importanti questioni dettagliate. Fino alla sessione primaverile, il Parlamento aveva discusso in merito all’impostazione del sostegno economico nella legge COVID-19. Dall’inizio della pandemia, HotellerieSuisse si è battuta per ottenere un’indennità adeguata per le aziende colpite e ritiene che l’attuale implementazione degli aiuti per i casi di rigore sia ampiamente soddisfacente. Tuttavia, sussistono dei motivi per criticare le direttive lontane dalla pratica in caso di prestazioni proprie e le quote di costo fisso troppo rigide utilizzate per determinare l’entità della compensazione.
Critica: quote di costo fisso troppo rigide e implementazione lontana dalla pratica in caso di prestazioni proprie
Come previsto dal Consiglio federale e già attuato nella legge COVID-19, nell’aiuto per i casi di rigore si farà ora una distinzione tra le aziende con un fatturato annuo di fino a 5 milioni di franchi e quelle con un fatturato annuo superiore a 5 milioni di franchi. Queste ultime potranno essere indennizzate direttamente dalla Confederazione, mentre l’esecuzione continua ad essere gestita dai Cantoni. Al fine di semplificare le procedure di valutazione, l’Ordinanza prevede quote di costo fisso forfettarie per la valutazione dei contributi non rimborsabili. In linea di principio, questo passo è da accogliere con favore perché faciliterà l’esecuzione e assicurerà una rapida gestione delle domande. Tuttavia, un’aliquota del 25 per cento non tiene conto ovunque in maniera adeguata delle condizioni del settore alberghiero. È per questo che HotellerieSuisse aveva richiesto che le quote potessero essere calcolate in alternativa sulla base dei costi fissi effettivi. Inoltre, per le prestazioni proprie derivanti in caso di indennità più elevate, la direttiva non è rispondente alla prassi: i depositi in contanti non sono semplicemente alla portata delle grandi aziende che negli ultimi 12 mesi hanno subito una perdita del fatturato di oltre il 40 per cento. HotellerieSuisse si riserva il diritto di richiedere dei miglioramenti su questi punti tramite il canale parlamentare.
Richieste importanti implementate nello strumento di aiuto centrale
Per il resto, l’Associazione accoglie con ampio favore le regole per i casi di rigore e riconosce gli sforzi della Confederazione, dei Cantoni e degli attori politici che hanno elaborato una soluzione di compensazione praticabile in condizioni difficili. Importanti richieste del settore alberghiero sono state implementate nell’aiuto per i casi di rigore, come il diritto alla contabilità separata (ristoranti degli hotel), l’aumento dei contributi massimi a fondo perduto a un milione di franchi per le aziende più piccole, l’indennità adeguata per le aziende più grandi e, in generale, un migliore accesso. Ora è fondamentale che i Cantoni elaborino rapidamente le richieste che pervengono e che i fondi arrivino immediatamente alle aziende. Il settore alberghiero svolge funzioni rilevanti per il sistema in tutta la Svizzera per la piazza economica, il turismo d’affari e di vacanza e l’attrattività delle località. Il ramo impiega migliaia di persone e fornisce un contributo significativo alla creazione di valore regionale.