Casi di rigore: domande da evadere rapidamente
L’estensione degli aiuti per i casi di rigore segna una battaglia vinta. Ora, però, il sostegno al ramo alberghiero va fornito prontamente.
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Oggi il Consiglio federale ha irrigidito ulteriormente le misure di protezione contro la pandemia ma ha anche deciso delle agevolazioni per gli aiuti per i casi di rigore. Come richiesto da HotellerieSuisse, è stato infatti aumentato l’importo delle compensazioni per le aziende colpite. Ora spetta ai cantoni elaborare le domande degli alberghi per l’ottenimento degli aiuti con la stessa tempestività con cui trattano le pratiche dei rami non più tenuti a provare il calo della cifra d’affari.
Oggi il Consiglio federale ha deciso un ulteriore irrigidimento delle misure di protezione ripristinando in tutto il paese un lockdown simile a quello imposto in primavera. Per il ramo alberghiero le condizioni quadro restano critiche, dato che la domanda turistica è fortemente compromessa da quasi un anno. Sebbene le sue aziende non siano mai state soggette alla chiusura coatta, risentono molto delle pesanti restrizioni imposte alla catena di creazione del valore del settore turistico. Alla luce di queste circostanze, il miglioramento deciso oggi dal Consiglio federale in materia di aiuti per i casi di rigore assume un peso ancora maggiore. Come richiesto da HotellerieSuisse, gli importi concessi alle aziende colpite sono stati aumentati in termini di quota e consistenza nominale.
Aumento delle somme degli aiuti, un passo importante
Il fatto che ora le aziende otterranno un risarcimento massimo del 20 percento del fatturato anziché del 10 è centrale per un ramo che sostiene costi fissi elevati come quello alberghiero. HotellerieSuisse plaude anche all’aumento a massimo 750’000 franchi degli importi nominali, che tiene conto delle necessità delle aziende più grandi. I limiti massimi, però, vanno incrementati ulteriormente se si vuole evitare di penalizzare le imprese alberghiere ad alta intensità di capitali. Il programma per i casi di rigore è infatti cucito intorno alle piccole imprese e quindi penalizza molti alberghi che generano fino a 50 milioni di franchi di fatturato. Per questo, HotellerieSuisse si appella di nuovo al mondo politico affinché provveda agli adeguamenti del caso. Qualora ciò non succeda, le aziende in questione subirebbero una disparità di trattamento che sfocerebbe in iniquità.
Urge riduzione della soglia di perdita dal 40 al 30 percento
Alla luce degli attuali sviluppi, la soglia di accesso prevista dalla legge dovrebbe scendere dal 40 al 30 percento del fatturato perso. Molte aziende hanno già esaurito le loro riserve. Le perdite subite dal ramo alberghiero non sono compensabili e provocano inevitabilmente una forte crescita dell’indebitamento. Inoltre, gli hotel realizzano margini e riserve esigui per motivi intrinseci.
Niente penalizzazione dei casi di rigore nel ramo alberghiero
Annunciata la decisione odierna del Consiglio federale, HotellerieSuisse ha ribadito che gli aiuti per i casi di rigore del ramo alberghiero devono essere erogati rapidamente. Tocca quindi ai cantoni provvedere a una tempestiva elaborazione delle relative domande. La decisione del Consiglio federale di esonerare le aziende interessate dalla chiusura coatta di provare il calo della cifra d’affari non può infatti penalizzare le imprese del nostro comparto. Come sottolineato dal Consiglio stesso, il ramo alberghiero è tra quelli più colpiti. È quindi d’obbligo garantire una compensazione congrua, rapida e semplice. In fin dei conti, le aziende alberghiere, ovvero la spina dosale del turismo, dovranno sostenere perdite drammatiche durante la stagione invernale nelle zone montane. In quelle urbane, poi, la situazione è precaria da mesi a causa dell’assenza di ospiti internazionali e turisti business.
Potenziamento massiccio dell’uso dei tamponi
HotellerieSuisse chiede tuttora che vengano potenziate le capacità di eseguire i test e si appella al Consiglio federale affinché non punti sempre e solo sulle restrizioni. In Svizzera i turisti e i collaboratori dovrebbero poter fare il tampone in tutta semplicità – anche quando asintomatici. La creazione di un sistema intelligente di diagnosi sosterrebbe infatti la ripresa del settore turistico, consentendo di sfruttare meglio la relativa infrastruttura. L'accesso universale a test gratuiti o a prezzi fortemente ridotti dovrebbe completare la strategia vaccinale della Confederazione per la lotta alla pandemia. Purtroppo, oggi il Consiglio federale non si è espresso in merito.