Obbligatorietà generale fondamentale per il CCL
HotellerieSuisse combatte con forza gli attacchi alla dichiarazione di obbligatorietà generale. Dividono i datori di lavoro e indeboliscono sensibilmente il partenariato sociale.
Osserviamo con preoccupazione un aumento degli attacchi alla dichiarazione di obbligatorietà generale del CCL. Se un CCL è dichiarato di obbligatorietà generale (cosiddetto CCL DOG), i salari minimi stabiliti e le condizioni di lavoro valgono anche per i datori di lavoro e il personale che non sono membri di un’associazione, garantendo così una concorrenza leale. Ciò vale anche nel nostro settore. Le richieste provenienti dalla politica e dai settori senza CCL DOG di una regolamentazione più rigorosa e del contenimento del CCL DOG mettono a rischio la collaborazione tra le parti sociali di tutti i settori con CCL DOG.
L’attuazione del CCL DOG è conforme alla legge
L’attuazione e il rispetto del CCL DOG nonché il generoso programma di formazione professionale e continua comportano costi che vengono coperti dai contributi delle associazioni contraenti e di tutte le aziende e del personale dei settori interessati. Per documentare la trasparenza nell’utilizzo dei fondi, il nostro settore pubblica già da anni il rapporto di gestione e il conto annuale. Infine, la Segreteria di Stato dell’economia (SECO), in qualità di autorità di vigilanza, verifica meticolosamente ogni anno i flussi di denaro nell’ambito del partenariato sociale nei settori CCL DOG. Non c’è bisogno di una maggiore regolamentazione.
Ci impegniamo per respingere qualsiasi attacco al CCL DOG, ad esempio nel quadro della nostra adesione all’Unione svizzera degli imprenditori e all’Unione svizzera delle arti e mestieri.